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Regione Piemonte

A Tutti Quelli che si Sarebbero Fermati se Solo Avessero Saputo

Comune di Bene Vagienna


Duemila anni di cultura da riscoprire e apprezzare.
Immergersi nell’epoca romana visitando il sito archeologico ed il Museo.
Passeggiare sotto i portici, nei giardini, tra i palazzi nobiliari e il castello.
Godersi le Langhe dal viale dei sospiri e dai bastioni.
Inoltrarsi a piedi o in mountain bike nel silenzio dei boschi visitati dai tartufai.
Ammirare la campagna sapientemente coltivata.
Fare “shopping” nei negozi e il venerdì… al mercato, sorseggiare un aperitivo con gli amici….
… scoprire un tesoro nascosto

Bene Vagienna si trova nell’area ai piedi delle Alpi Marittime, nell’alta pianura cuneese, tra i fiumi Stura di Demonte e Tanaro. La città di Bene Vagienna è compresa tra gli altipiani di Salmour e Isola, che si sono sollevati dalla pianura grazie all’attività tettonica originata dal fiume Tanaro.

Dal punto di vista naturalistico l’area della Riserva archeologica, composta soprattutto da aree intensamente coltivate, ospita specie animali e floristiche tutto sommato comuni un po’ovunque, se si eccettuano piccole “sorprese” come la colonia di ranucolo a foglie capillari nelle acque della “bealera” che costeggia la strada di accesso alla zona degli scavi.

Tuttavia per documentare le svariate risorse (pesca, caccia e prodotti del bosco) di cui potevano disporre gli abitanti della città romana e mettere in evidenza la cornice naturale in cui era collocata, accanto all’area archeologica è stata tutelata come zona di salvaguardia, per motivi sia paesaggistici che naturalistici. Sebbene i segni dell’opera di trasformazione dell’uomo siano evidenti un pò ovunque, l’ambiente appare nel suo insieme ancora poco disturbato, soprattutto nella ricca e varia vegetazione che fa da cornice al Mondalavia in un paesaggio suggestivo.

La fauna superiore è rappresentata per i mammiferi da volpi, lepri, scoiattoli, ghiri, moscardini, donnole, faine, tassi mentre fra gli uccelli vanno segnalati il germano reale, la poiana e altri rapaci diurni e notturni; poco o nulla si sa ancora della fauna ittica, ma le fresche acque del Mondalavia, copiose e regolari tutto l’anno potrebbero ospitare numerose specie.

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