Detta dei Battuti Bianchi per l’abito indossato dai Confratelli, è la confraternita più antica di Bene. L’istituzione già esisteva a metà del’400 e dedicata a S. Bernardino da Siena in quanto il Santo Senese venne a Bene.
L’edificio religioso è stato ripetutamente trasformato fino a raggiungere la pianta a croce greca. La Confraternita è adorna di statue e pitture pregevoli con stucchi dei fratelli Beltramelli luganesi. All’interno, l’ancona di fondo fine ‘500, raffigurante la Madonna del Carmelo, S. Bernardino, S. Stock e Santa Caterina, è attribuita al fossanese Giuseppe Barotto.
Il monumentale portale d’ingresso detto del Paradiso o dei desideri – per l’intenzione di Napoleone Bonaparte di possederlo – è dello scultore milanese Gerolamo Canetta.
Le statue lignee (metà ‘700) sono opere del torinese Igniazio Perucca, mentre la seicentesca cassa d’organo è opera dei cheraschesi Botto.
I due preziosi tempietti intarsiati in avorio, madreperla e tartaruga sono opere dell’ebanista di Casa Savoia Pietro Piffetti. Restaurata dall’Associazione Culturale Amici di Bene, la Confraternita è utilizzata come sala per mostre ed è sede del museo d’arte sacra.