All’inizio del Settecento fu affidato l’incarico all’architetto monregalese Francesco Gallo di progettare una nuova chiesa, utilizzando la precedente. Si racconta che per il suo lavoro il Gallo fu pagato con brente di vino.
La chiesa a croce greca è impreziosita da un’ampia volta sorretta da arconi; gli archi sono collegati da un ricco cornicione e sostenuti da lesene che danno movimento alle pareti.
La facciata, pensata dall’architetto Gallo originariamente in mattoni a vista, come la maggior parte delle sue opere architettoniche, fu intonacata e completata da stucchi dopo la sua morte.
Il portale in legno di noce intagliato risale al 1729, opera di Francesco De Pero.